procedura n.1150/2022 - 100% della piena proprietà di porzione di fabbricato condominiale, facente parte dei Lotti 8 e 9 del piano di zona 15 – Tiburtino Sud settore 3° SO del Comune di Roma – lotto G/3 con destinazione residenziale e commerciale – assegnati alla Cooperativa esecutata ex art. 11 della Legge 18/04/1962 n. 167 con delibera della Commissione del Comune di Roma in data 15/07/1969 e successiva delibera del 4/08/1970, sito in Comune di Roma, quartiere Tor Cervara, viale Sacco e Vanzetti n. 46, e precisamente

Codice lotto: LOTTO UNICO

100% della piena proprietà di porzione di fabbricato condominiale, facente parte dei Lotti 8 e 9 del piano di zona 15 – Tiburtino Sud settore 3° SO del Comune di Roma – lotto G/3 con destinazione residenziale e commerciale – assegnati alla Cooperativa esecutata ex art. 11 della Legge 18/04/1962 n. 167 con delibera della Commissione del Comune di Roma in data 15/07/1969 e successiva delibera del 4/08/1970, sito in Comune di Roma, quartiere Tor Cervara, viale Sacco e Vanzetti n. 46, e precisamente:
- unità immobiliare catastalmente ad uso ufficio (urbanisticamente commerciale) posta al piano 1 dell’edificio E8-E9, contraddistinta con l’int. B con accesso da un ballatoio coperto di proprietà tramite corpo scale coperto esterno, gravata da servitù di passaggio in favore di altri due uffici posti sullo stesso livello, catastalmente composta da: ingresso, sette stanze, due servizi igienici di cui uno con antibagno, due disimpegni e un balcone.
A confine con: distacco su vano scala, distacco su viale Sacco e Vanzetti, distacco su via Gasperino Caputo, salvi altri e diversi confini.
Censita al Catasto dei Fabbricati del Comune di Roma al foglio 608, part. 443, sub. 525, z.c. 5, viale Isacco Newton n. 46 int. B Piano 1, cat. A/10, classe 3, cons. 10 vani, superf. cat. tot. mq 251, r.c. € 7.023,81 (il Perito ha presentato la richiesta di variazione dell’indirizzo).
Il fabbricato di cui fa parte il bene sopra descritto è stato edificato in forza di licenza edilizia n. 1925 in data 29/12/1971 su progetto n. 42876/71 e successiva licenza edilizia n. 1459 in data 7/11/1974 in rinnovo e variante alla precedente su progetto n. 36471/71.
Per il rilascio di tali titoli edilizi sono stati sottoscritti dalla società costruttrice:
1) atto unilaterale d’obbligo a rogito notaio Pelloni trascritto in data 12/06/1974 al n. 27367 di formalità: per vincolo lotto di mq 9973 destinato a parcheggio privato e pubblico ai piani pilotys, destinazione d’uso dei locali servizi, parcheggi, e sistemazione a verde dei distacchi;
2) atto unilaterale d’obbligo e rettifica vincolo lotto a rogito notaio Perrotta trascritto in data 25/07/1974 al n. 38051 di formalità
Per il bene sopra descritto è stata poi presentata domanda di sanatoria in data 28/04/1995 con prot. 75142 per ristrutturazione/frazionamento dal piano sottostante, cui è seguito il rilascio della Concessione in Sanatoria n° 325662 del 22/12/2004 con destinazione commerciale per 175,79 mq.
A seguire, sono state presentate:
- pratica edilizia prot CE/38590 del 4/05/2004 di manutenzione straordinaria con la realizzazione di un locale tecnico accessorio;
- domanda di condono edilizio n. 557585/2004 per ampliamento con la realizzazione del corpo aggiunto sul lato sinistro rispetto all'ingresso, adibito a sala riunioni ed archivio con servizio igienico, non ancora concessionata, di cui si è tenuto conto nella valutazione del bene.
Non è stato rilasciato il certificato di agibilità.

Stato dei luoghi, destinazione catastale e urbanistica, eventuali vincoli, beni comuni e stato d’uso, formalità pregiudizievoli, oneri condominiali e arretrati come in perizia.
Gli impianti elettrico, termico e idrico non sono attestati di conformità.
Non è stato possibile redigere il certificato Ape.
Il bene è occupato dalla società esecutata ad eccezione di alcune stanze, utilizzate da soggetti terzi senza titolo opponibile.
Emesso ordine di liberazione.
Il tutto come meglio descritto nell’elaborato peritale depositato in atti.

Il decreto di trasferimento sarà soggetto ad iva, ma esente dall’applicazione della detta imposta ai sensi dell’art. 8-ter del dpr 633/1972, fatta salva la possibilità per la società esecutata di esercitare l’opzione per l’applicazione dell’iva proporzionale. Altresì il decreto di trasferimento sconterà l’imposta di registro in misura fissa, l’imposta ipotecaria nella misura del 3% e l’imposta catastale nella misura dell’1%.